Viale Beatrice d'Este

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Viale Beatrice d'Este
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàMilano
CircoscrizioneMunicipio 1, Municipio 5
Codice postale20122
Informazioni generali
TipoViale
Lunghezza800 metri
Superficie10 metri
Pavimentazioneasfalto
IntitolazionePrincipessa Beatrice d'Este
CostruzioneXIX secolo
Collegamenti
InizioCorso Italia - piazzale di Porta Lodovica
Fineviale Angelo Filippetti
IntersezioniCorso Italia, Via Anelli, Via Oriani, Corso di Porta Vigentina
Luoghi d'interessepalazzi design anni '50, Mura spagnole
TrasportiLinea M3 (metropolitana di Milano) Crocetta (500 mt.)
Mappa
Map
Coordinate: 45°27′06.95″N 9°11′28.42″E / 45.451931°N 9.191228°E45.451931; 9.191228

Viale Beatrice d'Este è una strada della circonvallazione dei bastioni di Milano: inizia in piazzale di Porta Lodovica e termina presso Porta Vigentina, proseguendo poi con la denominazione di viale Angelo Filippetti. È un viale alberato, che si collega nel suo proseguimento con viale Regina Margherita e viale Majno.
Viale Beatrice d'Este nacque seguendo il tracciato delle Mura spagnole di Milano, per la gran parte demolite alla fine dell'Ottocento come conseguenza dell'attuazione del Piano Beruto del 1889.

La strada è intitolata alla principessa Beatrice d'Este, duchessa di Milano nel 1494 e moglie di Ludovico Sforza.

Palazzi storici

Edificio in viale Beatrice d'Este 16, costruito nel 1956-57 su progetto di Giordano Forti e Camillo Magni

L'architettura del viale vede una lunga passeggiata alberata sulla quale è possibile incontrare i resti delle mura spagnole, iniziate nel 1545, che si aprivano in corrispondenza delle porte principali della città, delimitando la cinta daziaria urbana.

Tra i palazzi di design italiano presenti nel viale:

  • Palazzo d'Este, Gualtiero Galmanini e Piero Portaluppi, viale Beatrice d'Este 23 (1953-56)
  • Palazzo Perogalli, Attilio Mariani, Carlo Perogalli, viale Beatrice d'Este 25/26 (1951-56)
  • La Casa Astratta, Attilio Mariani, Carlo Perogalli, viale Beatrice d'Este 24 (1951-52)
  • Palazzo Forti, Giordano Forti e Camillo Magni, viale Beatrice d'Este 16 (1956-57)
  • Palazzo Keller, viale Beatrice d'Este 17.
  • Casa Fiazza, Raul Gattermayer, Viale Beatrice d'Este 5 (1964)

Essendo Viale Beatrice d'Este residenza di molte sue amiche appartenenti alla nobiltà europea, la nobile svizzera Elisabetta Keller, figlia del pittore Gustave Roux, lascerà la sua grande villa di Monza, per trasferirsi a dipingere nella sua abitazione di Viale Beatrice d'Este 17, a Milano, dove creerà i suoi quadri più importanti, trovando l'ispirazione passeggiando sotto i grandi alberi del viale, e condividendo le sue ricerche artistiche con il poeta Delio Tessa che abitava sempre, così come Fiorenzo Tomea nel Palazzo di Viale Beatrice d'Este 17.

Trasporti

  • Linea M3 (metropolitana di Milano) Crocetta (a 500 metri da Viale Beatrice d'Este)

Note

  1. ^ Sulla facciata della casa dove ha abitato, il Comune di Milano ha posto la seguente lapide: In questa casa hanno dato alla cultura e alla nostra città vissero e crearono gli artisti Delio Tessa - Poeta, Elisabetta Keller - Pittrice, Fiorenzo Tomea che tanto hanno dato alla cultura e alla nostra città. Una casa. Tre artisti, su hoepli.it, 18 novembre 2012. URL consultato il 1º settembre 2014.

Bibliografia

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  • Agnoldomenico Pica, Architettura moderna in Milano. Guida, Milano 1964
  • Biraghi M./ Lo Ricco G./ Micheli S. (a cura di), Guida all'architettura di Milano 1954-2014, Milano 2013, pp. 14-15
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  • Maurizio Boriani, Corinna Morandi, Augusto Rossari, Milano contemporanea. Itinerari di architettura e di urbanistica, Maggioli Editore, 2007, p. 214. ISBN 978-88387-4147-0
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  • Claudio Buzzi, Vittore Buzzi, Le vie di Milano: dizionario della toponomastica milanese, Milano, 2005.
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  • Bruno Pellegrino, Così era Milano Porta Romana, Edizioni Meneghine, Milano, 2011
  • Carlo Perogalli, Introduzione all'arte totale. Neorealismo e astrattismo, architettura e arte industriale, Milano 1952, p. 48
  • Carlo Perogalli, Aspetti dell'architettura contemporanea: cronache, temi, tendenze, Milano 1952, pp. 63-66, MAC e dintorni, Sondrio 1997
  • Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 242
  • Biraghi M./ Lo Ricco G./ Micheli S. (a cura di), Guida all'architettura di Milano 1954-2014, Milano 2013, pp. 14-15

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