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Università degli Studi di Ferrara
Sede provvisoria (dal 1º ottobre 2015) del rettorato Unife in via Ariosto 35, a Ferrara
L'Università, che ebbe gli stessi privilegi delle più antiche istituzioni di Bologna (fondata nel 1088) e di Parigi (fondata nel 1170), all'inizio comprendeva le tre Facoltà di medicina, di teologia e di diritto.
Dopo soli tre anni difficoltà economiche costrinsero l'ateneo alla chiusura, che si protrasse sino al 1402. In quell'anno Niccolò III d'Este, successore di Alberto V, lo fece riaprire facendo arrivare a Ferrara diversi docenti di prestigio, anche dall'Università di Bologna.
La sede universitaria, a partire dal 1567 fu il palazzo Paradiso, che venne dato in affitto dal cardinale Ippolito II d'Este al magistrato dei Savi affinché vi trasferisse tutte le facoltà universitarie.
Secoli XVII e XVIII
Alla fine del Cinquecento, nel 1598, si ebbe la devoluzione, cioè il ritorno della città sotto il diretto controllo dello Stato Pontificio, e l'Università, da grande centro intellettuale, fu trasformata in un ateneo di periferia.
A partire dal 1770 il presidente fu il cardinale Giovanni Maria Riminaldi, incaricato da Clemente
XIV per riformare l'università. Riminaldi diede nel 1771 la cattedra di matematica ed idrostatica a Gianfrancesco Malfatti.
Papa Clemente XIV del 1771 riconobbe allo Studium di Ferrara il diritto usare un suo stemma miniato e tale diritto venne confermato più tardi, il 5 maggio 1927, dalla Consulta araldica. Il marchio dell'ateneo è stato ufficialmente modificato nel gennaio 2019.
Durante il periodo fascista l'Università fu un centro culturale utilizzato anche per dibattiti di carattere generale, come ad esempio il convegno di Ferrara del 1932 nel corso del quale uno dei temi affrontati fu quello del sindacato e delle corporazioni. Giuseppe Bottai si era già espresso con una certa simpatia nei confronti degli intellettuali che si sentivano vicini ad una corporazione democratica e Renzo De Felice intervenne in seguito in modo specifico commentando i lavori svolti molti anni prima nell'ateneo estense.
La sede storica del rettorato dell'Università di Ferrara si trova nel palazzo rinascimentale Renata di Francia in via Savonarola; fu edificato tra il 1475 e il 1485, sotto la direzione di Biagio Rossetti.
Nella sede storica di via Savonarola un'aula è dedicata alla memoria di Niccolò Copernico, che in questo ateneo si laureò nel 1503.La sede legale dell'ateneo dal 1º ottobre 2015 è stata trasferita nell'ex convento di Santa Lucia in via Ariosto; qui si trovano gli studi del Rettore, del Direttore generale e gli uffici dell'amministrazione centrale. Le segreterie studenti e diverse aree amministrative sono ora in via Saragat, presso il Polo Scientifico Tecnologico.
I dipartimenti, i centri e le biblioteche sono dislocati, a breve distanza fra loro, in tutta la città. Alcuni di essi hanno sede in moderne costruzioni, quali il polo chimico bio medico e quello scientifico tecnologico. Altri invece hanno sede in palazzi antichi: nel rinnovato palazzo cinquecentesco Bevilacqua Costabili trova sede il dipartimento di economia e management; il palazzo Turchi di Bagno ospita vari dipartimenti e l'orto botanico; il palazzo Trotti Mosti e palazzo Giordani sono sede del dipartimento di giurisprudenza e del centro di documentazione e studi sulle comunità europee. Infine, il polo dell'area sanitaria si trova presso l'arcispedale Sant'Anna, mentre il dipartimento di studi umanistici presso il complesso Paradiso e polo degli Adelardi.
L'ateneo possiede varie biblioteche che riguardano l'area biomedica (biblioteca chimico-biologica santa Maria delle Grazie, biblioteca di santa Maria della consolazione e biblioteca del dipartimento di biologia ed evoluzione), l'area scientifico-tecnologica (biblioteca di architettura, biblioteca scientifico-tecnologica e biblioteca del dipartimento di matematica e informatica) e l'area umanistica (biblioteca di economia, biblioteca di giurisprudenza, biblioteca di lettere e centro di documentazione e studi sulle comunità europee).
Musei
Museo di paleontologia e preistoria "P. Leonardi"
Museo anatomico "G. Tumiati"
Orto botanico ed erbario
Attività di ricerca e collaborazioni
In seno all'ente, i corsi di dottorato di ricerca sono istituiti e promossi dall'Istituto universitario di studi superiori "IUSS – Ferrara 1391".
Dal 2000, le facoltà di economia, architettura, medicina, giurisprudenza e ingegneria svolgono ricerche e sperimentazioni in collaborazione con le università cinesi nell'area più industriale della Cina, ovvero il Guangdong. Sono attive collaborazioni fra la facoltà di economia di Ferrara e la South China University of Technology; un progetto di ricerca sull'industria del Guangdong ha consentito alla facoltà di medicina dell'ateneo estense di aprire nel 2006 un ufficio permanente presso la Capital University of Medical Sciences di Pechino.
Filatelia
Nel 1992 le Poste italiane hanno dedicato all'Università di Ferrara un francobollo da 750 lire.
^Lo stemma, su ateneo.unife.it, Università degli Studi di Ferrara. URL consultato il 20 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2019)..
^Marchio, su unife.it, Università degli Studi di Ferrara, 2018. URL consultato il 12 luglio 2019.
^, cioè, dal punto di vista economico, sostenuta esclusivamente dagli enti locali, prima di tutto dal Comune. Per ottenere contributi dallo Stato serviva la “regificazione”, più volte richiesta dall'amministrazione comunale nella persona del podestà Renzo Ravenna sino al 1938. Tale risultato si ottenne soltanto nel 1942 - Da Ilaria Pavan, Il podestà ebreo, pag. 67
«Valore e caratteristiche di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica "Scuole d'Italia", dedicato all'Universita' di Ferrara, nel valore di L. 750.»
Alessandro Fabbri, Università di Ferrara: sei secoli di storia, presentazione del Rettore Antonio Rossi, Ferrara, Lions Club Isabella d'Este, 1991, SBNIT\ICCU\IEI\0080607.
Claudio Maria Goldoni, Atlante estense: mille anni nella storia d'Europa. Gli Estensi a Ferrara, Modena, Reggio, Garfagnana e Massa Carrara, Modena, Artestampa, 2011, ISBN978-88-6462-005-3, OCLC878805296.
Francesco Scafuri, Alla ricerca della Ferrara perduta. Luoghi, personaggi, curiosità e misteri, Ferrara, Faust Edizioni, 2015, ISBN978-88-98147-34-2.